Valentina Calcagni condivide con Geronimo, e quindi con migliaia di amici, una serie di riflessioni
che titola “il Tempo rotto”. Nel 1964, molto prima che Vale nascesse, Bob Dylan scrisse e pubblicò The Times They Are a-Changin, i tempi stanno cambiando il La (il La, la nota dominante, che regola la musica contemporanea). Bob ammoniva “i tempi stanno cambiando e i figli di oggi sono pronti a rivoltarsi contro i loro stessi padri per ribaltare – in maniera biblica – concetti e filosofie, aspettative e pregiudizi”. Valentina, che ha vissuto la politica all’ombra di giganti senza esserne schiacciata, trae dalla sua esperienza considerazioni e giudizi, basilari per un’analisi seria, propedeutica al recupero di valori essenziali. Senza sottrarsi nel riconoscere limiti fatali alla dirigenza del suo partito. Il Tempo Rotto: “Analisi, domande, approfondimenti, critiche, pratiche diffuse in questi giorni. Troviamo però difficoltà a riconoscere che viviamo ormai in un tempo rotto. I tempi della politica non coincidono con i tempi dei cittadini. Non funziona la relazione tra la necessità di avere risposte immediate e la necessità di progettare per il lungo periodo. Il 4 marzo gli elettori hanno scelto l’immediatezza e la rapidità come metodo per rispondere alla paura e alle difficoltà, è passato più di un mese e l’Italia non ha ancora un Governo, i motori sono spenti. Tempo Rotto. Ma il tema non sembra catturare l’attenzione del gruppo dirigente locale. “Sono arrivate le nuove tessere” ultima comunicazione prima della benedizione sul chiudere della Direzione Provinciale; andate, accrescetevi e moltiplicatevi: su cosa? Non è dato sapere. Esistono alternative ai gruppi dirigenti che da anni tengono in ostaggio la Politica ed il Partito!? È difficile rispondere, perché tra coloro che si definiscono nuovi o alternativi albergano meccanismi di pensiero molto simili a quelli di chi si intende superare. Passano anni ed ecco che siamo alla mortificazione del Partito nei Territori. La spinta al cambiamento metodologico di Matteo Renzi è stata totalmente arrestata dalle periferie, utilizzata e distorta dai sedicenti riformisti, colpevoli di non aver avuto il coraggio o la capacità di distinguersi dai maggiorenti del partito. Il Coraggio di cui molti parlano, sarà il nuovo che non abbiamo ancora sperimentato”.