Gli effetti del lungo esilio in terra spartana sembrano neutralizzati, e finalmente Geronimo torna a cavalcare nella prateria che gli è più consona. Le orde devastatrici stanno arrecando danni gravissimi al Popolo e al territorio, che Usen non abbandona. “Vi è molto di folle nella vostra cosiddetta civiltà. Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che ne avete così tanto che non potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo. Voi saccheggiate i boschi e la terra, sprecate i combustibili naturali. Come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha altrettanto bisogno di tutto questo. Voi parlate sempre di un mondo migliore mentre costruite bombe sempre più potenti per distruggere quel mondo che ora avete. Tatanga Mani, della tribù dei Sioux Oglala, conosciuto come Toro Seduto”.
Per i diritti calpestati, disseppelliamo l’ascia di guerra