Paolo e Francesca raccontano la loro storia, quella del libro traditore.
Stranamente felici, però; perché “dopo secoli di tristezza, relegati dal Sommo Poeta all’Inferno, abbiamo trovato ad Anagni un ambiente di eccezionale qualità dove poter gustare un menu da favola spendendo come in trattoria: un paradiso!”. E “Stavamo leggendo un giorno per diletto come l’amore vinse Lancillotto; soli eravamo e in perfetta buona fede. In più punti di quella lettura gli sguardi s’incrociarono, con turbamento, ma solo uno ci vinse completamente. Quando leggemmo che il sorriso di lei venne baciato dal suo amante, costui, che mai sarà da me diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Traditore fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno finimmo lì la lettura”.