Mentre i comunicati del Comune riferiscono il contrario, persone vicine a sua maestà Nicola assicurano che “non sta scritto da nessuna parte che il fantomatico Presidio nascerà in Via Onorato Capo”.
Intanto Co.E.Sa, con Valeriano, interviene sul tema: “Il Presidio Ambientale non serve a nulla. Serve un Ospedale con medici e infermieri. Bassetta e il suo amico in Regione proprio non lo capiscono” “Non fanno e quando fanno, fanno male. Così si può riassumere quello che sta accadendo presso l’ex ospedale di Anagni. Non riescono proprio a capire che il comprensorio necessita di un ospedale con un Pronto Soccorso e non di un Presidio Ambientale. Siamo all’assurdità anche perché i soldi spesi per questo inutile centro, che poteva benissimo essere aperto a Frosinone, potevano essere impiegati per rendere di nuovo la struttura di via Onorato Capo un ospedale con tanto di medici e infermieri. Tre anni fa Bassetta e Buschini promettevano ben altro, poi venne il turno del piano Roiati, poi dell’apertura delle sale operatorie, ora ci dicono addirittura che le sale operatorie in realtà verranno utilizzare solo in alcuni giorni della settimana. Adesso è arrivato il momento dell’ennesima bufala targata Zingaretti, Buschini e Bassetta che insieme alla sua amministrazione in tre anni per la sanità hanno fatto zero. Nei comunicati ripresi poi ad arte da certi pennivendoli, si esalta questo presidio che ancora non si è capito a cosa serve, dimenticando che l’emergenza è quella di avere strutture dove potersi curare, dove se un cittadino si rompe una gamba può andare a farsi ingessare non solo a farsi le lastre. Chiediamo quindi, non il rispetto dell’Atto Aziendale, che tra l’altro ancora non è stato approvato dalla Regione o meglio dal Commissario, ma l’impegno dei sindaci e della politica tutta, a far approvare quello che ci spetta per legge e cioè una struttura ospedaliera con un pronto soccorso di base. Fino a quando non otterremo ciò, continueremo a lottare mettendo alla graticola qualsiasi politico di qualsiasi schieramento. Abbiamo voluto dare fiducia a chi ci diceva che si doveva collaborare per creare un fronte comune per ottenere dalla politica quello che serviva per contrastare l’emergenza sanitaria e invece ecco che i nostri sindaci approvano questa baggianata chiamata Presidio Ambientale. Adesso quindi riprenderà ancora con più vigore la nostra lotta”.