Il coro di ipocrita esaltazione di un progetto il cui obiettivo potrebbe limitarsi all’assunzione di un drappello di amici e nipoti, sconcerta almeno quanto l’assenza di serie proposte riguardanti l’ospedale. Secondo i nostri “amministratori”, il “Centro di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica che si vuole realizzare all’interno del presidio sanitario di Anagni” servirebbe a “prevenire e curare le patologie causate dall’inquinamento”. Viene voglia di gridare, sfogare una rabbia che monta ad ogni iniziativa che offende la ragione e l’intelligenza, oltre che i diritti dei cittadini. Non bastano le decine di studi e relazioni che ci danno per morti? Occorre ancora “monitorare”? suvvia: basta! Sembra di ascoltare extraterrestri, non già extracomunitari più informati e meno illusi di loro. Una domanda, tra le tante, sorge spontanea: ma lor signori credono veramente a quello che dicono?
Centro di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica, l’ennesima beffa