50 anni fa … lo Stato escludeva i capelloni dalla Tv ma lasciava diffondere testi che osannavano cose ben peggiori.

Nella foto i Black White Group (Ettore, Peppe, Giorgio) che eseguono “Mellow yellow” di Donovan, una sorta di folle ricetta (fumare le bucce di banana). Anni ’60; per sfuggire alla trappola delle contraddizioni nacque un nuovo totem: la droga. Non più la mescalina di Jack Kerouac, ma già l’acido lisergico (LSD) sintetizzato da un chimico svizzero e distribuito gratuitamente dalle università californiane e che avrebbe influenzato un’intera generazione di musicisti, dai Grateful Dead ai Jefferson Airplane. Ma i ragazzi che consumavano droga cominciarono a morire come mosche. Alla fine dell’estate infinita si contarono tantissimi artisti meravigliosi inghiottiti dall’autodistruzione: Jimi Hendrix, Janis Joplin, Gram Parsons, Jim Morrison… era solo l’inizio. La droga divenne il grande male sociale per oltre un quarto di secolo, spazzando via gli elementi più deboli e fantasiosi di tre generazioni. Ma allora la si prendeva sotto gamba. Donovan cantava di come fumasse le bucce delle banane per sballarsi. La censura italiana ascoltò la canzone e non ne capì il contenuto, permettendo quindi che arrivasse sul mercato. Questa canzone ha segnato la fine di un’epoca. Dopo “Mellow yellow” le case discografiche smisero di tradurre e banalizzare i testi delle migliori canzoni anglosassoni. Ma ormai il male era stato fatto.

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Black and White Group, quella volta che … Mellow yellow
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