Il recente comunicato emanato a seguito dell’incontro avuto tra “alcuni” nella sede di un’associazione che dichiara ogni tanto la propria “esistenza in vita”, contrasta con il contenuto dell’articolo che segue. Sarebbe il caso di chiarire, da parte degli interessati, l’esatto stato delle cose. E.C. ha scritto e pubblicato su C.O. “Zingaretti va oltre il Piano Roiati, importanti novità attese nella giornata odierna. Alla vigilia della annunciata visita del presidente Nicola Zingaretti nella città dei papi, notizia che ha provocato una ridda di reazioni ed interpretazioni, la regione Lazio potrebbe adottare una delibera che, assolutamente inaspettata, raffredderebbe gli animi più turbolenti resuscitando una fiducia che quasi tutti ritengono ormai venuta meno. Su proposta dello stesso Zingaretti, l’ente di Via Rosa Raimondi Garibaldi destinerebbe con effetto immediato un milione di euro al “presidio sanitario” di Anagni, in aggiunta alle risorse necessarie per l’attuazione di quello ormai conosciuto come il Piano Roiati. Addirittura, secondo fonti vicine al presidente della Regione, lo stesso Zingaretti avrebbe preteso dal commissario Macchitella il prelievo della somma dalle casse dell’Ente, senza attendere la vendita della ex Clinica Madonna delle Grazie che appare al momento poco probabile nell’immediato. Gli anagnini ricordano fin troppo bene il documento ostentato dall’ex presidente Piero Marrazzo dal palco del Convitto Principe di Piemonte, con il quale la Asl e la regione si impegnavano a realizzare un nuovo ospedale ad Anagni, con i proventi recuperati dalla vendita del vecchio nosocomio di Frosinone. Le cose andarono come andarono, e per restituire ai cittadini fiducia nelle istituzioni, occorrono fatti concreti ed immediati. Tutto lascia prevedere, con un pizzico di prudente ottimismo, che il “presidio sanitario” di Anagni possa rafforzarsi rispetto alle previsioni, addirittura ospitando le urgenze di qualsiasi codice (dal verde al rosso), potendo trattarle in molti casi con gli innovativi “interventi a distanza”. Pare che la struttura di Via Onorato Capo, dopo gli adeguamenti che non sarebbero più criticabili come spese superflue, potrà essere destinata agli interventi di chirurgia da day-hospital per esigenze che superino i confini cittadini, una sorta di modesta ma concreta “resurrezione” del non più ex ospedale”.
Sclerosi dell’informazione e turbinio di ipotesi: cui prodest?