Il “padrone” le aveva allontanate con un pretesto, ma loro non si sono date per vinte. L’azienda conta oltre cento lavoratori, ed averle segregate in una dipendenza lontana ed ostile serviva a costringerle alle dimissioni. Abituate alla concretezza, e nonostante la debolezza dei sindacati che non andavano oltre la “muina”, si sono rivolte al giudice, che ha condiviso le loro preoccupazioni riconoscendo i sacrosanti giusti diritti. Una di loro ha un nomignolo indiano, che le infonde la forza necessaria. G
Vittoria rosa in tribunale: reintegro per due