Il destino della ex Polveriera ancora al centro del confronto/scontro tra le forze politiche, Progetti faraonici e accordi miserevoli che minacciano di distruggere il tesoretto della città dei papi. Mentre i pochi lavori avviati a fatica rischiano di essere bloccati da situazioni a dir poco sconcertanti, la maggioranza pensa a come soddisfare gli appetiti di soggetti ancora da identificare ma dal profilo grigio ed ambiguo. La campagna elettorale del 2014, che vide Fausto Bassetta svettare senza rivali anche grazie alla particolare situazione del momento, si basò sul destino dei terreni (187 ettari) acquistati dall’ex Demanio Militare. Sono trascorsi otto anni e da allora, a parte il tentativo (fortunatamente) fallito di vendere il bene, ogni possibile soluzione è stata trattata e discussa in sedi non istituzionali, addirittura nelle stanze e negli uffici di cosiddetti imprenditori il passato di alcuni dei quali non dava alcuna garanzia di positività. Forse il progetto meno impattante, a conti fatti, era proprio quello sviluppato da Domenico Beccidelli, che almeno sulla carta avrebbe soddisfatto svariate esigenze (lavoro, studio, ambiente …). Altre iniziative, rimaste sempre nell’ombra, sono e vengono descritte durante riunioni i cui partecipanti, nonostante l’imminente fine della consiliatura, dimostrano di non aver compreso il proprio ruolo. Qualche affarista deve aver suonato la carica, ed ecco apparire di nuovo imponenti strutture di logistica che darebbero lavoro (udite udite) a migliaia di persone. Trattare gli anagnini da deficienti, e in particolare i colleghi amministratori, è forse l’ultima spiaggia di una politica che rischia di restare nella storia di Anagni come la peggiore delle calamità. Raggirati da personaggi fin troppo noti, colpevoli senza alcun dubbio della disastrata condizione del territorio, è veramente troppo. Indignarsi è un dovere, non un diritto. Un diritto dei cittadini, dei genitori. Combattere il male si può, se è possibile occorre identificarne i responsabili
Il destino della ex Polveriera ancora al centro del confronto/scontro tra le forze politiche