Donatien-Alphonse-François de Sade, signore di Saumane, di La Coste e di Mazan, fu marchese e conte de Sade.
Dalle sue imprese e dai suoi racconti nacque il termine “sadismo”. Il marchese Fausto è un po’ sadico, un po’ … Faust! Chi sia Mefisto, Geronimo lo immagina; ma lo tiene per sé. Fausto è convinto che il conte, quindi suo pari grado, sia Peppe, e non lo convince la confessione (autoaccusa) della Sirenetta. Addirittura, è convinto pure che la lettera/accordo attribuita al povero Corvo sia autentica. Assieme a Mefistofele ha escogitato un piano … diabolico! da copyright. Seguendo le profezie di Geronimo “Peppe scaccia Peppe”, prova a far sedere Peppe 2° accanto a Marina, affidando a Peppe 1° presunto conte, Personale e Contenzioso. Col ghigno che tradisce, Red Fausto sibila “alla prima che mi fa, lo licenzio e se ne va!”. Peppe che è Felli, ma non fellone, accetterà?