Una grossa delusione, per il generoso Mimmo, dover constatare la debolezza degli uomini cui aveva affidato le sorti della città.
Il pensiero va a Diogene (“Cerco l’uomo!” va gridando con una lanterna in mano per le strade di Atene. Non è pazzo ma filosofo. Mezzo svestito, fuori dalla botte in cui dorme, Diogene vuole illuminare dall’interno l’animo umano smarrito negli artifici e nelle convenzioni della vita sociale). Pratico e risolutivo, chiede a Cinzia “data la professione, nessuno meglio di tuo marito può rassicurarmi sul genere delle persone che ci circondano …”.
Mimmo alla ricerca … come Diogene!